Marzia Morena

Le strutture socio-assistenziali e residenziali per anziani e disabili

Esperienze e Modelli

Maggioli Editore, Rimini
2013

Anteprima

Il modello di accompagnamento tradizionale alle esigenze della vecchiaia è orientato soprattutto alla cura

delle malattie e al sostegno delle più gravi perdite dell’autonomia

La realtà urbanistica e i modelli di organizzazione urbana sono però raramente pensati in relazione alle esigenze quotidiane delle diverse età della vita. Così, città e case possono arrivare a rappresentare vere e proprie barriere alla libera espressione dei più anziani, soprattutto in presenza di disabilità e fragilità correlate con l’età. Gli stessi modelli istituzionali di accoglienza di persone con autonomia ridotta sono spesso inadatti a soddisfare le loro esigenze e i loro desideri.

La maggior parte dei paesi a economia avanzata ha già avviato riforme importanti dell’organizzazione e della tipologia di servizi, ma anche in assenza di interventi normativi o regolativi le soluzioni ricercate dalla persone vanno oggi in direzioni diverse rispetto alla normale tradizione istituzionale.

Il testo analizza alcune linee di sviluppo di questi scenari, a partire dalla delicata linea di confine tra le normali soluzioni abitative e quelle in grado di integrare la casa con servizi proporzionati. Esistono molte variabili e il quadro di insieme è estremamente fluido, anche perché si tratta di coniugare il desiderio delle persone di abitare in luoghi che sente propri e che può vivere nella pienezza della propria esistenza con le necessità imposte dalle soluzioni organizzative e dai modelli di servizio. Non deve sorprendere, quindi, che riflettere su questo tema faccia incontrare realtà molto diverse fra loro, difficili anche da catalogare o descrivere come un modello omogeneo.